Donatella – Al riparo della calca di Roma finalmente siamo arrivati a Fiamignano! Un bell’edificio nuovo tutto in vetro e ci apprestiamo ad entrare, saliamo le scale e ci presentiamo con la dirigente che ci accoglie con entusiasmo e ci accompagna a conoscere i ragazzi del centro. I ragazzi sono seduti a ferro di cavallo.. ci porterà fortuna! Conoscono già Giovanni, sono tutti molto socievoli e accoglienti, ci presentiamo reciprocamente.Oggi è il compleanno di uno dei ragazzi e ci invitano a festeggiare insieme a loro..
successivamente scendiamo nell’androne principale e iniziamo.. Giovanni ci fa sistemare in cerchio e ognuno a turno entra nel cerchio, si presenta e dice una cosa che gli piace e così ci avviamo verso vari giochi
Ci mettiamo in cerchio perchè nel cerchio tutti i punti sono equidistanti dal centro. Noi siamo i punti del cerchio e quindi quello che ciascuno di noi dice ha la stessa importanza di quello che dicono gli altri…
Misha – prima abbiamo fatto conoscenza con i ragazzi del centro diurno, all’inizio io mi sentivo timido, non volevo partecipare poi mi è piaciuto il sorriso di un ragazzo. Io facevo le riprese mentre facevano il gioco dell’anaconda, poi io ho fatto il gioco di fiducia con ragazzo sulla sedia a ruote, gli ho messo il cappuccio sugli occhi per non fargli vedere dove stava mentre camminavamo e io lo guidavo.. lui era sorridente e mi ha detto che gli è piaciuto. I ragazzi erano molto disponibili ad essere coinvolti nel gioco e aperti al nostro gruppo, ognuno ha raccontato dove abita, da dove viene e un ragazzo ha detto che voleva fare l’attore..
Mascia – prima di fare il cerchio ci siamo seduti intorno al tavolo per conoscerci un po’ tra noi e tra loro, Giovanni ha spiegato tante cose interessanti, tutto quello che facciamo, che fanno e che vogliamo fare insieme e questo ci è piaciuto molto. Ognuno dei ragazzi diceva “io voglio portavi là, io di là..” siamo scesi e abbiamo fatto un cerchio e attraverso la videocamera vedevo loro che raccontavano cosa gli piaceva: tanti dicevano gelato, tanti cantare e siamo partiti con i nostri giochi. Alcuni di loro si vergognavano ad avvicinarsi alla videocamera, ma alla fine sono venuti tutti e ognuno ha detto cosa gli piaceva. I giochi erano vari: guardarsi intorno; un gioco a coppie dove ci guardavamo negli occhi e dovevamo capire uno i pensieri dell’altro; chiudere gli occhi e lasciarci guidare dall’altro compagno.. non erano abituati a questi giochi, alcuni tenevano gli occhi aperti forse perchè avevano paura. Attraverso la videocamera vedevo che stavano tutti attenti, nessuno correva.. avevano capito il gioco, poi c’era lo scambio chi stava con gli occhi chiusi faceva la guida…
poi c’era un gioco dove abbiamo fatto come un trenino e Giovanni cantava la canzone dell’anaconda, il cerchio diventava sempre stretto ed è stato molto bello; poi un altro gioco dove qualcuno stava fuori dal cerchio e doveva cercare di entrarci. Io stavo fuori e correvo dietro la persona che voleva entrare ed è stato bello che alla fine è entrato.. questo momento mi è piaciuto molto. Poi abbiamo cantato la canzone “c’è un albero piantato” , tutti seguivano i gesti di Giovanni e cantavano tutti, anche gli assistenti si sono coinvolti, hanno parlato e detto cosa gli piaceva.. è stato una ricchezza per tutti!
Poi ci siamo salutati e i ragazzi sono saliti sul pulmino che li accompagna ognuno a casa sua visto che il centro diurno è lontano dai paesi in un posto in mezzo al verde che era in passato una fabbrica
(Centro diurno di Fiamignano, disegno di Tony “il pittorelogorroico”)
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