Rivotrill – Il trailer del Film

Dopo tanti giorni, settimane e mesi siamo lieti di annunciare l’uscita ormai prossima di Rivotrill.

Il film, già andato in anteprima al teatro Orione di Roma e visto da oltre 500 ragazzi di scuole superiori della Capitale, sta girando come proposta per le scuole e sarà presto in distribuzione (anche sottotitolato in lingua inglese).

Il film racconta l’incontro-scontro tra un professore di filosofia (Ciglione) e una persona con disabilità (Rivotrill), il primo investe con la macchina il secondo. Quello che ne segue è una lenta attrazione, dal primo impatto quasi fastidioso comincia a nascere un incontro, una relazione. Ciglione è sempre più affascinato e attratto da Rivotrill e pian piano la mente di entrambi comincia a viaggiare.

Un viaggio nell’incontro, ma anche un’occasione per conoscere Umberto Lucarelli, autore del libro “Rivotrill” e regista del film, e la Cooperativa Sociale Integrata Matrioska. Quindi un film interamente prodotto da un gruppo di giovani italiani e bielorussi con e senza disabilità.  Un film che non vuole essere solo visto ma incontrato.

 

Abbiamo scelto le location tra Roma e Milano e gli attori sono stati molti. Ci siamo messi in gioco ed è stato faticoso ma divertente, alla fine siamo riusciti a farcela. All’inizio abbiamo letto insieme il libro e io non sapevo il significato della parola Rivotrill, ce lo hanno spiegato e abbiamo capito. Abbiamo fotografato tante scene, Donatella ha fatto lo storyboard che è molto bello perchè da lì si capivano le scene. Non mi aspettavo di arrivare fino alla fine, dal libro al film…il risultato: Eccoci, il nostro film Rivotrill.  Questi siamo noi! – Mascia –

Il film è andato bene, Giovanni guidava la macchina e Danilo stava per strada.. Giovanni diceva “dove vai??”. Giovanni è sceso dalla macchina poi Giovanni dice a Danilo se vuole che l’accompagna all’ospedale e Danilo risponde “noi ci passiamo tutta la vita agli ospedali..”  – Serghey –

RECENSIONE CRITICA

Per me Rivotrill è stato un film interessante, ha una storia molto bella e intrigante. Interessante vedere una persona che ha una disabilità, che attraverso la videocamera cerca di relazionarsi con le altre persone. Per l’attore l’occhio della telecamera è come se fosse una persona (ma invisibile).

Dal punto di vista della fotografia, il film utilizza soprattutto la luce naturale, pochissima luce interna, e molti ambienti esterni. Sempre dal punto di vista della fotografia non è molto riuscita la luce puntata su di lui nello studio virtuale, perchè fa sembrare una scena finta e quindi poco reale mentre l’uso del suono in presa diretta, dà un senso della realtà e non della finzione.

Il rapporto tra il regista e la troupe è stato di grossa collaborazione ed amicizia, anche il rapporto tra il regista e gli attori è stato di grande intesa e facile lavoro di squadra. Nel film si usa un attore teatrale e non del cinema, che entra in contatto con le persone sconosciute.

Il film racconta di un signore, che nel corso del film incontra tante persone ma alla fine l’unica persona che lo trova è un professore, da quel momento inizia una stretta amicizia. Questa persona capisce che non è sola e che vuole continuare a fare il teatro e continuare a tenere i rapporti con il professore.

Lo storyboard è venuto molto bene soprattutto per la descrizione delle scene, questo ha facilitato il lavoro dell’intero film.

– Ruslan –

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