Mascia – per me è stata un’ esperienza molto bella, perchè abbiamo conosciuto un gruppo del centro diurno, erano sia bambini sia adulti. Sono stata bene a raccontare la mia esperienza nel cerchio e ho detto come mi chiamo e quello che faccio, poi piano piano anche gli altri hanno parlato di sè e così ci siamo conosciuti e legati, sia con i bambini che con le maestre. Questo mi ha colpito molto perchè eravamo un cerchio enorme e attraverso la videocamera ho visto tante cose interessanti..
“Abbiamo cantato una canzone che si chiama < c’è un albero piantato in mezzo al prato> , per me ha significato che tutti riuniti in cerchio facevamo le stesse cose che fa questa canzone, cantando questa canzone Vincenzo ascoltava avvicinandosi a me per sentire la musica della canzone, venendo vicino vicino e da lì mi è arrivata tanta gioia. Mi ha riempito il cuore di felicità.”
“Ho conosciuto tante persone e tanti così detti disabili… l’importante è essere aperti a linguaggi completamente diversi dal solito spesso anche fisici. Gli occhi di alcune persone hanno lenti diverse, che trasformano e colorano il mondo..” – Donatella –
Gaia – Questo è l’unico centro diurno del paese e apre il mercoledì dalle 15.00 alle 17.00 e ci sono ragazzi e ragazze anche molto diversi tra loro per età e grado di disabilità. Per questo abbiamo dovuto cercare attività che coinvolgessero tutti, abbiamo fatto tanti giochi e attività senso-motorie in cui si parla non tanto con le parole ma col corpo
“Mi piace incontrare gli altri, nuovi modi di vivere il mondo, diversi dal mio.. nello stesso tempo mi spaventa un po’ perchè non so cosa mi aspetta e vorrei dare il meglio di me..” – Donatella-
“Loro fanno gioco: tu chiuso gli occhi e dietro guidare e poi gioco che tu ha il pallone e tu butti ad altra persona e quando cade tu perdi.. bollente patata.. e poi fatto gioco con elastico lungo bianco: tu va dentro e loro fanno girare..” – Anja –
Mascia – Mi ha colpito anche quando avevamo il telo.. All’ inizio Vincenzo strappava con le mani e poi piano piano è entrato nel gioco con me. Mentre mi buttava il telo sulla testa lui mi tirava il telo e mi dava la mano. Significa che lui voleva giocare con gioco diverso, lì mi sono divertita un sacco..
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